Questo articolo dedicato a Fortunato "Antonio" Chierichetti è stato scritto nel 2010.
In occasione delle celebrazioni di questo conflitto, speriamo non sensazionaliste, ma legate soprattutto alla memoria, è doveroso ricordare tutti gli Arnatesi che persero la vita..
Un cippo, bisognoso di qualche attenzione, li commemora al centro del cimitero di Arnate :
Milani Antonio (1897-1916) - Chierichetti Mario (1897-1917) - Colombo Ettore (1888- 1917) -Marelli Francesco ( 1888-1917) -Lovetti Pietro (1895- 1915) - Chierichetti Giovanni (1887-1916) - Guenzani Nazaro (1888-1916) - Chierichetti Antonio (1896-1916) - Cagnoni Pietro (1899-1918) -Moroni Angelo (1896-1918) - Sangalli Mario (1899-1918).
This article dedicated to Fortunato "Antonio" Chierichetti was written in 2010.
On occasion of the celebrations of this war, hopefully non sensationalist, but enhancers of the memory, is right and proper to remember all the Arnatese who died.
A memorial stone, which needs some atttention, is located in the center of the cemetery of Arnate.
Fortunato Antonio ( Frank ) Chierichetti who had emigrated from Arnate to Rockford, enlisted in the American Army and died on the French front in 1918.
Fortunato Chierichetti detto Francesco morì in combattimento durante la Grande guerra dopo una breve vita alla ricerca di qualcosa di diverso.
Fortunato Antonio Ambrogio Chierichetti nacque ad Arnate, una frazione del comune di Gallarate il 6 dicembre 1896 da Pasquale e Maria Chierichetti. Tanti nomi che apparentemente non soddisfacevano molto se infine tutti finirono per chiamarlo Francesco. Non ebbe tempo di pensare all’apprendistato e alla scuola dell’obbligo, tanto care ai politici di oggi, se nel 1913 a soli sedici anni, quando abitava a Lugano nel Canton Ticino per lavoro, si lasciò convincere a varcare l’Atlantico per raggiungere un parente, Luigi Chierichetti che gli aveva promesso un aiuto da Rockford, Illinois dove abitava assieme ad altri emigrati arnatesi. La lista passeggeri della nave Philadelphia partita da Southampton, Gran Bretagna ( lo stesso porto da cui era partito l’anno prima il Titanic) il 29 marzo 1913 ed arrivata a New York il 6 aprile 1913 è precisa: Fortunato Chierichetti d’anni 16 da Arnate, Colombo Domenico d’anni 17 da Ferno , Magnoli Giacomo d’anni 23 da Ferno ; Cassinerio Battista d’anni 31 da Ferno ; Bossi Michele d’anni 31 da Arnate. Tutti residenti temporaneamente a Lugano, manovali di professione e con destinazioni finali diverse che richiamano i nuclei preesistenti di compaesani: Rockford, Illinois; Barre, Vermont ; Bristol, Connecticut.
Facile immaginare la vita americana di Fortunato Chierichetti. Pensionante in attesa di miglioramento a casa di Luigi Chierichetti, lavoro in fonderia e speranze per il futuro. Lontananza da casa, poi la guerra che sembra lontana. Tornare per motivi di leva in Italia. Molti lo fanno. Attesa e pareri diversi. Infine qualcuno prospetta che arruolarsi nell’esercito americano significa un salario garantito in un momento di crisi e la possibilità di ottenere il passaporto al ritorno senza problemi oltre alla garanzia dell’assistenza sanitaria. Certezze insicure. Frank Chierichetti si arruola come soldato semplice nell’esercito americano e viene destinato al fronte francese. Nel 1918 il conflitto volge al termine, ma gli scontri sono sempre feroci. Frank cade in combattimento il 3 ottobre 1918.
Nel primo dopoguerra nasce un movimento che promuove il ritorno dei caduti in guerra. La famiglia Chierichetti che nel frattempo ha ottenuto un piccolo indennizzo dal governo americano, si attiva per riportarlo in Italia. Siamo ormai nel 1922. Un grande manifesto tappezza le strade di Gallarate e di Arnate : “Comune di Gallarate – Onoranze ai caduti in Guerra – Giunge oggi dall’estero in Gallarate la salma di CHIERICHETTI FORTUNATO detto FRANCESCO di PASQUALE della classe 1896 , soldato italiano arruolato nell’esercito degli Stati Uniti, caduto in Francia sul Campo dell’Onore. Faccio invito a tutte le Autorità e Associazioni di intervenire con i rispettivi Vessilli ai funerali che seguiranno oggi stesso Alle ore 18 in Arnate, per rendere all’eroico Caduto le estreme onoranze. Gallarate, dalla Civica Residenza, 21 agosto 1922. Il Commissario Prefettizio Brandozzi” che sottolineò l’eroismo di Fortunato Chierichetti e il suo esempio.
Le onoranze funebri a Frank Chierichetti furono ampiamente riportate sia dalla “Cronaca Prealpina” sia da “Vita Popolare”. La partecipazione della cittadinanza, delle associazioni, dei rappresentanti della cosa pubblica fu grande . “Il corteo imponentissimo dopo le esequie si è portato al cimitero, traversando le strade di Arnate tra due fitte ali di popolo reverente e commosso. .. Ai cordoni vediamo i compagni di leva Carlo Macchi, Luigi Carù, Pietro Guenzani, Armando Zambelli…”. Ganassi del “Popolo d’Italia” salutò la salma rievocando il passato del prode scomparso, forte lavoratore, il quale, benché trovatosi in terra straniera sentì il dovere di combattere contro i nemici della sua Italia lontana”. L’elegia funebre continuò con le parole del colonnello Brandozzi che benedisse il sangue versato per la grandezza d’Italia ed esaltò il patriottismo del soldato Chierichetti finendo con le strofe : “Nel sole e nel vento più pura - la Vetta d’Italia starà - gridando alla storia futura - la patria incomincia da qua”. “Le magnifiche e intonate parole del colonnello Brandozzi sono state seguite con intensa e religiosa attenzione dai presenti lasciando in tutti un’impressione profonda di commozione e alto sentimento di patriottismo”.
Una lapide con la su fotografia sul monumento dei caduti arnatesi della Grande guerra al centro del cimitero di Arnate e una fotografia sulla tomba di famiglia al campo 10-11 lo mostrano con il nome di Antonio. Destino strano e amaro di Fortunato Chierichetti che ebbe citazioni soltanto al suo funerale e che per tanti anni è rimasto sconosciuto ai suoi stessi concittadini. Oggi questa testimonianza vuole soprattutto additare, a chi non sa, una delle tante vicende degli emigrati di Arnate in terra americana stabilitisi a Dorchester, Massachusetts e Rockford, Illinois troppo presto spariti dalla memoria collettiva.
Ernesto R Milani
Ernesto.milani@gmail.com